Via V. De Sica. Altra strada comunale ad uso privato? - 04-01-02 -  Giuseppe Grimaldi

 

 

Argomento di questo intervento è Via Vittorio De Sica, strada a ridosso di Via A. Manzoni in prossimità dell'edificio delle Scuole Medie.

All'ingresso della strada è posta, in bella evidenza, la segnaletica che indica il divieto di accesso agli estranei, il divieto di sosta e soprattutto che siamo in presenza di una strada che è proprietà privata

Guardando le foto, nascono spontanei i dubbi in merito alla effettiva proprietà della strada: la presenza della pubblica illuminazione e l'affissione dei numeri civici relativi alla nuova toponomastica confermano le perplessità.

E' davvero improbabile che il danaro pubblico (tasse di tutti i cittadini) sia stato utilizzato in una strada privata. Deduzione logica: la strada non è privata.

 

Chi dovrebbe pagare legalmente i disservizi creati da questo abuso?

Come mai l'Ufficio Tecnico abbia provveduto a far apporre i nuovi numeri civici sulle proprietà di questa strada e non abbia provveduto alla rimozione di questa segnaletica posta a modo di spaventapasseri?

Nota di colore: il parcheggio indicato nel cartello inferiore è frutto pura invenzione.

Anche in questo caso non è presente nelle vicinanze uno stallo di sosta per disabili.

Secondo la segnaletica tuttora presente, gli utenti  dell'ufficio (abili o disabili), non potrebbero recarsi in questa strada.

Se tutto ciò dovesse essere un'invenzione per tutelare il posto auto degli impiegati INPS, saremmo di fronte ad un abuso illegale peraltro condiviso dall'Ufficio Tecnico che ha apposto i segnali stradali acquistati con danaro pubblico.

Riteniamo assurdo il contenuto di quanto riportato su questi segnali. 

Come è possibile consentire l'ubicazione di un ufficio pubblico in una strada dove è vietato l'accesso all'utenza?